Crochet History – Storia dell’Uncinetto

Buonasera.

Un pomeriggio, lavorando su un nuovo progetto all’uncinetto mi scatta la scintilla: quando è nato e dove l’uncinetto?

Quindi comincio a fare delle ricerche, anche se mi accorgo da subito che le informazioni sono poche e frammentarie.

Continuo la mia ricerca e metto insieme i pezzi di ciò he ho trovato in questo video:

Fonte: Wikipedia.

ArtEC

Museo del Cinema Torino

Buonasera.

Oggi vi vorrei raccontare la mia visita al Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Il museo è ospitato nel luogo simbolo della città: la Mole Antonelliana.

2015-08-10 14.22.26In passato sono salita sull’ascensore che vi porta al primo anello in alto della Mole. La vista è magnifica.

Non essendo da sola, ma accompagnata dal mio piccolo/grande amore, mio figlio, abbiamo deciso di visitare il museo al suo interno.

Nella prima parte si trovano specchi e vetri: si possono toccare e provare. Ognuno ha una sua particolarità e servono per far comprendere meglio gli obiettivi delle macchine da ripresa.

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Continuando si trovano molte sale dedicate ai vari generi (western, 3D).

Si passa attraverso epoche storiche in pochi minuti.

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Poi troviamo lo scivolo lungo, che costeggia le pareti e che sale. Qui si possono vedere sia alcuni filmati storici, sia delle stampe particolari.

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2015-08-10 15.51Ed ovviamente eccomi all’apice.

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Alla base ci sono delle di sdrai dove si può ascoltare della buona musica e ammirare i giochi di luci che vengono proiettati sulla volta.

E questo è tutto.

La Vera Storia di John Lennon

Ed eccomi nuovamente a parlare di un film che ha come protagonista John Lennon.

Prima di tutto vorrei dirvi che per chi è amante dei Beatles ci sono degli errori veramente grossi che si notano subito e che lasciano sbigottito lo spettatore.

Io mi soffermerò solo su alcuni di questi:

– nel film la zia Mimi dice che suo padre lo abbandonò prima della nascita. Non è vero, John venne abbandonato all’età di 6 anni.

– quando morì Stu, la reazione di John è abbastanza pacata. In reltà ippazzì quasi.

– per rappresentare la Bealtesmania nel 1963 viene mostrata la scena in cui i Bealtes scendono dall’aereo,ì. Peccato che successe solo l’anno successivo…

Insomma di errori ce ne sono e se volete una lista più dettagliata vi rimando a questo forum.

 

Inoltre John viene rappresentato come un vero delinquente, cosa non vera. Che non fosse un tipo tranquillo è un fatto certo, ma di certo non a quei livelli.

Vogliamo parlare della somiglianza degli attori con i Quattro ragazzi di Liverpool? Imbarazzante, si fatica a capire chi interpreta chi.

In conclusione il film è molto romanzato e, come abbiamo visto, ricco di errori storici e non solo.

Però credo che sia comunque da vedere, in quanto più materiale si ha meglio è. Facendo però attenzione agli errori.

Streaming.

ArtEC

 

 

La Storia del Vetro

Questo è il primo video di una lunga serie che ha come protagonista il vetro.

Questa volta vediamo nella storia come si è evoluto l’utilizzo ma soprattutto da un punto di vista artistico la sua importanza. Non solo in Italia con Altare e Murano, ma anche in Germania, in Francia e così via. I vari centri e come veniva utilizzato.

Nel video, che premetto non essere breve, ho cercato comunque di essere sintetica, pur avendo tralasciato molte cose, ma il mio intento principale è quello di dare un’infarinatura generale in modo da capire meglio i video successivi in cui affronterò le tipologie di produzione dello stesso.

Alcune fonti che mi sono state utili:

Wikipedia

Italmole

Bormioli

Spero che apprezzerete il video e vorrei che teneste conto del tempo e di tutto ciò che sta dietro ad un video. Sapete che le visualizzazioni contanto  fino ad un certo punto per me, l’importante sono i CONTENUTI.

ArtEC

Il Caso del Doppio Beatle -Glauco Cartocci-

Di nuovo un flashback. E’ stato il primo (e l’unico) libro che ho acquistato al Salone del Libro di Torino (del 2007).

Come l’ho visto è stato amore spassionato; in primis per la mia passione per i Beatles che ho fin da quand’ero piccola, e in secondo luogo perchè avevo sentito parlare di questo caso, ma sempre e solo accennato nei vari libri letti in precedenza (non temete che ve li recensisco piano piano, anche perchè molti credo che debbano far parte di una beatlesiana).

Il libro in questione è “Il caso del doppio Beatle” di Glauco Cartocci, edito da Robin Edizioni.

Vagamente mi ricordo anche che c’era un bello sconto, ma non ricordo altro con precisione. In ogni caso poteva costare quello che voleva, l’avrei preso in ogni caso.

Non dico che qualsiasi libro sui Beatles lo compro ad occhi chiusi, ma questo è il primo libro in italiano (arriviamo sempre dopo noi…) ad affrontare uno dei misteri della musica più difficili da districare, ricco di indizi e con nessuna certezza.

Ultimamente noto che se ne sta parlando in qualche trasmissione televisiva, ma il servizio è risultato di poco gusto, scadente e sicuramente poteva essere approfondito maggiormente.

Tuttavia questo libro è molto scorrevole e incuriosisce anche il lettore più incredulo, di fronte a tutti questi indizi, evidenti, ma da interpretare. Analizza i vari album, le canzoni, ascoltandole anche al contrario. E come se non bastasse viene anche analizzato il viso, con le cicatrici, la distanza degli occhi … insomma i parametri che si utilizzano anche per ricercare qualcuno e per avere la certezza dell’identità.

Lettura più che consigliata. E cercherò al più presto di leggere anche il secondo libro della serie.

Prima di concludere giusto una precisazione: recentemente Ringo Starr ha dichiarato di essere l’ultimo Beatles vivente….

Sperando di avervi incuriosito almeno un pochino vi auguro una buona lettura.

ArtEC