Il Fu Mattia Pascal

 

Primo post della serie e soprattutto ho pensato veramente molto con quale libro iniziare.

Alla fine… “Il Fu Mattia Pascal” di Pirandello è stato scelto. L’ho letto parecchi anni fa, ma ve ne parlo perchè è stato il primo libro del quale, alla fine della lettura, ho detto “Bellissimo”.

Per tanti motivi. Ma come sempre vado con ordine.

Nell’estate tra la seconda e la terza media (nel 1999) avevo, se non erro, cinque libri da leggere durante le vacanze estive e soprattutto dovevo fare la famosa “schedatura”: consisteva in una serie di fogli in cui, durante la lettura, mi appuntavo le caratteristiche dei vari personaggi, l’ambiente, flashback e si concludeva con un breve riassunto. Un bel lavoraccio, soprattutto se si pensa di doverlo fare per cinque libri in tre mesi. E i libri noli potevamo scegliere libramente, ma da un elenco datoci dalla nostra professoressa di italiano. Ricordo che tra le letture che scelsi ci fu “L’ultimo dei Mohicani”, ma ne parlerò in un altro post.

Questo libro invece mi fu consigliato da mio padre (vedi questo articolo), che mi ha sempre sato degli ottimi consigli.

Di questo non vi farò un riassunto, ma vi dirò le mie sensazioni ed emozioni; se ve ne parlo dopo così tanti anni vuol dire che mi ha segnato abbastanza, e forse anche qualcosa di più di abbastanza. Il fatto di cambiare identità, per poi ritornare alle sue origini la dice lunga: puoi decidere di cambiare radicalmente, ma alla fine tornerai come prima, se vorrai essere veramente te stesso (vedi discorso delle marschere). Direi che è più che attuale come discorso, soprattutto con molte speudo-dive di You Tube, tutte make-up artist e tutte bellissime. Giù la maschera!

Per non parlare poi nel campo della politica…

Una lettura sicuramente consigliata.

Non ho letto altro di Pirandello, ma credo che riprenderò sicuramente qualche suo scritto.